Il Centro di Informazione e Documentazione Arti Visive di Prato (CID/Arti Visive) è l’archivio di tutto il materiale informativo e documentale circa le espressioni artistiche contemporanee del Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” di Prato.
Con la sua collezione di oltre 60.000 materiali tra monografie, cataloghi, riviste e audiovisivi, è una risorsa di eccezionale importanza per studenti e professionisti di arte contemporanea.
Per di più, con le recenti acquisizioni tra cui quella dell’archivio di Lara Vinca Masini, il numero dei materiali negli ultimi anni è quasi raddoppiato.
Il progetto è finalizzato alla riapertura delle sale lettura del CID, chiuse al pubblico dal 2015 e alla riorganizzazione degli archivi. Le sale lettura sono situate all’interno degli edifici di Gamberini posti sul retro del Centro. I due edifici sono collegati tramite un corridoio aereo.
Allo stato attuale gli spazi del CID si presentano come saturi, disordinati e privi di una logica d’insieme, a seguito di una serie di progressive e stratificate aggiunte al layout interno che ne hanno modificato la disposizione originaria.
Nel progetto si è prestata particolare attenzione alla definizione di un impianto chiaro e di facile lettura, che fosse in grado di soddisfare le nuove esigenze di utilizzo e gestione.
L’atrio e l’emeroteca sono riorganizzati in modo da costituire una cornice più dinamica e vivace, caratterizzata dalla presenza di un disegno a terra di matrice tessile.
Le sale lettura formano un quadrato più silenzioso e raccolto: al centro della sala grande alcune teche mettono in mostra materiali d’archivio, a sud è collocata una sala riservata agli specialisti.
Per alleggerire le implicazioni antincendio e liberare spazio per lo studio e la lettura, si è ridotto notevolmente il numero di libri conservati nelle sale. I libri non consultabili direttamente sono stati ricollocati in spazi ottimizzati e più sicuri, e disponibili per la consultazione su richiesta.
Al fine di garantire gli standard attuali in termini impiantistici e di ricambio d’aria, si è prevista la realizzazione di un sistema di cavedi con finte travi e pilastri, un’infrastruttura tecnica tridimensionale di distribuzione e collegamento tra gli ambienti.